Al vertice sul clima (COP 27) che si è svolto in Egitto, il presidente eletto del Brasile, Lula da Silva, ha dichiarato di voler fare del Brasile l’ospite della COP30 nel 2025 e di voler collocare la sede nella foresta amazzonica.
Commenti e proposte di Lula da Silva
Intervenendo alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP27, Luiz Inacio Lula da Silva ha ringraziato l’opportunità di essere presente nella culla della civiltà, dicendosi onorato dell’invito rivolto al suo Paese.
Il presidente eletto del Brasile ha accusato i leader mondiali di non aver dato priorità al cambiamento climatico, affermando che hanno ignorato gli avvertimenti sulla situazione del pianeta mentre spendevano trilioni di dollari in guerre.
Ha sottolineato e aggiunto che l’umanità sta vivendo tempi difficili. Ma è nei momenti difficili e di crisi che l’umanità ha sempre trovato la forza di affrontare e superare le sfide.
Dal pulpito del Vertice sul clima, Lula da Silva ha sottolineato che è necessario includere più Paesi nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU e porre fine al privilegio del veto, ora limitato a pochi, per promuovere efficacemente l’equilibrio e la pace. Ha aggiunto che il Brasile è pronto a unirsi nuovamente agli sforzi per costruire un pianeta più sano, un mondo più giusto, capace di accogliere con dignità la totalità dei cittadini, e non solo una minoranza privilegiata.
Il Brasile è cruciale per la sfida del cambiamento climatico
Il presidente eletto di Brasile ha dichiarato che il Brasile ha appena vissuto una delle elezioni più decisive della sua storia, un’elezione esaminata con un’attenzione insolita da parte degli altri paesi, in parte perché il risultato delle elezioni dipendeva non solo dalla pace e dal benessere del paese, ma anche da un’altra parte del mondo. Popolo brasiliano ma anche la sopravvivenza del Amazon e quindi la sopravvivenza del pianeta, per questo ha promesso di reprimere la deforestazione illecita nella foresta amazzonica e di fare del Brasile un leader nella lotta globale contro il cambiamento climatico.
In definitiva, il Presidente eletto ha accentuato, dicendo che nessuno è al sicuro e ha fatto un esempio degli effetti del cambiamento climatico in varie parti del mondo: Brasile2021 (la più grande siccità degli ultimi 90 anni), eventi meteorologici estremi, inondazioni e siccità in Africa e in parte della Somalia, e l’innalzamento del livello dell’acqua che potrebbe essere disastroso per decine di milioni di egiziani che vivono nel Delta del Nilo nel prossimo futuro. Ha poi aggiunto che i Paesi ricchi devono farsi avanti e fornire maggiore assistenza finanziaria per aiutare i Paesi in via di sviluppo come il Brasile a intraprendere azioni più incisive per il clima, al fine di garantire il futuro del nostro pianeta.
In sintesi, il Presidente eletto Luiz Inacio Lula da Silva ha proposto di ospitare la Cop 30 delle Nazioni Unite sul clima nella regione amazzonica brasiliana nel 2025 e la proposta sarà presentata al Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres. Inoltre, per la sua nuova amministrazione, ha promesso un piano completo per ripristinare l’applicazione della legge sull’ambiente e creare posti di lavoro verdi.
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