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Prima di avviare un’attività imprenditoriale in Italia, il regime fiscale è uno degli aspetti più importanti da comprendere appieno. Ciò è dovuto principalmente al fatto che le conoscenze fiscali influenzano positivamente la consapevolezza fiscale, aumentano la conformità fiscale e riducono la responsabilità fiscale dell’azienda.

In Italia, l’aliquota dell’imposta sul reddito delle società è una delle tipologie di imposta da tenere sotto controllo perché si applica a tutte le società che traggono reddito dall’Italia.

L’imposta sul reddito delle società in Italia viene riscossa dalle società e il suo ammontare dipende dal reddito netto che le società normalmente acquisiscono nell’esercizio della loro attività commerciale durante un anno d’esercizio.

Le persone giuridiche italiane e le società non residenti (solo per i redditi di fonte italiana) sono soggette a un’imposta sul reddito delle società, nota come IRES (imposta sul reddito sulle società), e a un’imposta locale sulle attività produttive, nota come IRAP (imposta regionale sulle attività produttive).

L’aliquota nominale dell’imposta sugli utili societari in Italia

  • IRES

La base imponibile è costituita dall’intero reddito indicato nel conto economico redatto per l’esercizio applicabile in base alle norme del diritto societario e rettificato in base alle disposizioni del diritto tributario. La base imponibile può essere ridotta grazie alle numerose deduzioni previste dalla normativa fiscale.

L’aliquota standard dell’IRES è del 24%, ma per gli intermediari finanziari (banche, assicurazioni, ecc.) si applica un’aliquota aggiuntiva del 3,5% (fino al 27,5%). Inoltre, un aumento del 10,5% si applica alle cosiddette società di comodo.

  • IRAP

L’IRAP è un’imposta regionale sulla produzione, in Italia. L’aliquota dell’IRAP è il valore netto della produzione acquisita in ogni regione italiana e il modo in cui viene calcolata la base imponibile dipende dal tipo di contribuente.

L’aliquota standard dell’IRAP è del 24%, ma sono previste aliquote diverse per determinati soggetti (ad esempio, banche e istituzioni finanziarie e soggetti con un determinato diritto governativo esclusivo di fornire servizi).

Inoltre, alcune regioni italiane hanno la facoltà di aumentare o diminuire leggermente le aliquote IRAP ogni anno, entro il limite dello 0,92%.

Esenzione fiscale in Italia: Esistono alcune esenzioni dall’imposta sulle società in Italia, ad esempio le società che generano in zone economiche speciali in Italia e quelle che si occupano di investimenti in proprietà intellettuale sono soggette a esenzioni o ad aliquote fiscali ridotte.

Quali aziende devono pagare l’imposta sulle società in Italia?

Le società che svolgono attività commerciali in Italia devono pagare l’aliquota dell’imposta sulle società, sia che si tratti di società nazionali che di società costituite con capitale straniero.

In sostanza, tutte le società che operano come una delle seguenti devono registrarsi e pagare questa tassa in Italia:

  • società a responsabilità limitata,
  • società cooperative,
  • società per azioni,
  • Imprese e cooperative europee,
  • enti pubblici e privati residenti in Italia, e tutti i tipi di società e altre persone giuridiche.

I punti salienti delle altre imposte in Italia

  • Imposta sostitutiva sulle riorganizzazioni (fusioni e scissioni)

Le società italiane coinvolte in fusioni o scissioni non pagheranno l’imposta sulle società durante questo processo, ma pagheranno un’imposta nota come “imposta sostitutiva”. Questa imposta viene applicata con aliquote che variano dal 12% al 16% del valore finanziario dell’azienda.

L’imposta sostitutiva italiana è applicata con tecnica progressiva dal 12% al 16% (es. 12% fino a 5 milioni di euro, 14% tra 5 e 10 milioni di euro e 16% per oltre 10 milioni di euro) da versare entro la scadenza del pagamento delle imposte dell’anno fiscale in cui è avvenuta la riorganizzazione o dell’anno fiscale successivo.

  • L’imposta sul tonnellaggio

Le compagnie di navigazione con operazioni e stabili organizzazioni in Italia possono essere soggette al regime italiano di tonnage tax.

Per poter beneficiare dell’imposta sul tonnellaggio in Italia, le navi devono avere una stazza netta superiore a 100 tonnellate nette, essere utilizzate per il trasporto di merci e passeggeri, per il rimorchio e per altri servizi, e operare nel settore del trasporto marittimo multinazionale come definito dalle norme che regolano il Registro Internazionale Italiano.

L’imposta si basa sul tonnellaggio netto delle navi qualificate assegnate ai giorni di navigazione effettivi. L’IRES si applica al reddito da tonnellaggio in Italia.

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